Siamo giovani, facciamo cazzate.. compriamo animali, trombiamo senza preservativo
Milano fa schifo, l'hinterland di milano e' quasi peggio.
Ho la faccia di quello affidabile? di quello che sa dare una mano? di quello su cui puoi contare?
Non lo so, pero..
Oggi una mia amica al telefono: "ho un problema! mi accompagni in consultorio"..
facendo conto che: non aveva bisogno di ME, non sono causa del problema, non ho particolari contatti con lei.. ho deciso che l'avrei fatto, più per *aiuta il prossimo*, che per altro, spirito di servizio dovrei dire..cosi mi hanno insegnato a scout.
Alle 14, fuori dalla mia scuola, abbiamo appuntamento. Fa freddo, e' una giornata grigia, aria di pioggia..prendiamo la macchina (di lei) e andiamo a Cinisello Balsamo. Via Fulvio testi, sosta al benzinaio prima della Multimedica per pausa benzina, alla curva della metro a sinistra; da li mi perdo, palazzi grigi, senza significato, un grande quartiere dormitorio direi a prima vista, so che non e' cosi.
Entriamo in uno dei tre consultori familiari del posto. Ci rimbalzano, la ginecologa non c'e'. Andiamo al secondo, non ci ispira, usciamo.
Inizia a piovere, non ho l'ombrello e il manuale di italiano inizia farsi sentire sulla schiena, forse e' la fame. Riprendiamo la macchina, direzione Sesto S.G. .
Come all'andata mi fido della guida della mia amica, non so dove sono, non so il percorso, so solo la meta,.. questo mi basta. Non ho grandi pretese dalla vita.
Arriviamo a Sesto S.G nell'ennesimo consultorio. Il santino appeso al muro subito davanti all'entrata mi fa pensare. Ci sediamo su delle sedie di velluto blu di fianco alla segreteria. Prendo un libro dentro il porta riviste, non lo scelgo, prendo il primo. E' un foto diario del nostro ex papa. Mamma una volta mi ha raccontato di consultori gestiti da cattolici e da CL. Inizio ad avere un presentimento.
Appena e' il nostro turno ci fiondiamo nella sala medica Pulita, con il lettino nuovo e una macchina per fare ecografie nuova di zecca. Lei pare sicura (del posto e di se stessa). Entra una signora anziana col camice bianco e ci dice di essre una ostetrica. Ci chiede qual'e' il problema e la mia amica (con la voce da scaricatrice di porto) :"voglio una pillola del giorno dopo". Il camice bianco sgrana gli occhi e con tono pacato :"questo e' un consultorio cattolico, noi non diamo la pillola del giorno dopo, la consideriamo una pillola abortiva, curiamo la vita, non la uccidiamo" .
ESCO immediatamente da quel posto, trascinandomi la mia amica dietro, con il fegato verde.
La mia amica inizia a essere preoccupata, le scendono un paio di lacrime, io non so sinceramente che pesci pigliare. Sono un fottuto maschio di merda, se mi manca una "gamba".. XY.. ci sara' un motivo no?
Chiamo la mia ragazza, mi faccio consigliare da lei. Appuntamento con lei a niguarda. Prendiamo la macchina in direzione niguarda, prima il rondo', centro sarca, finalmente le ultime macchie verdi del parco nord ci separano da Milano. Viale Fulvio Testi. Uffici, Sun, Pirelli, l'ex manifattura tabacchi. Mi sento a casa. Una curva e entriamo in viale Esperia, un altra e sono in via Suzzani, passo i casermoni degli sbirri, via Demonte e' vicina. E' li che ho appuntamento.
Scendiamo, lei e' li che mi aspetta (come al solito). Siamo in ritardo lo so, scusa ragazza mia, e' un mondo difficile, ma non sono io il tuo problema adesso, c'é li una che ha bisogno di te.
Si prendono per mano, iniziano a camminare, sembra che entrambe sappiano la strada, io rimango dietro, so che non devo dargli fastidio, stanno parlando di cose da donne. Non e' per sessismo che lo faccio, cosa c'entra.. si capisce quando due donne stanno parlando di cazzi loro e non vogliono essere disturbate.
Via Demonte e' una via chiusa; pero', in fondo a destra, c'e' un parchetto. Attraversandolo entri in via Girola. Li c'e' il vuoto, stradone, le case "gialle", dove "farsi i cazzi propri" si impara a farseli prima ancora di essere "bagai"; sulla destra e a sinistra la piscina "estiva" scarioni, ex covo di tossici.
cento metri piu avanti c'e' una traversa, via Cherasco, li c'e' l' asl `di fiducia`. Le due entrano, continuano a parlare. La mia amica mi pare piu calma. Io non so cosa fare. Nel dubbio, le seguo.
Arriviamo nella sala d'attesa, le due si fermano, la mia ragazza si gira, mi da il suo portafoglio e mi dice: vai a prendere qualcosa da mangiare e un the. Non obietto, non vogliono avere un ombra dietro di loro. Ripercorro il labirinto di corridoi al contrario, trovo delle macchinette, non e' un granche ,lo so, pero' se lo faranno bastare. Decido che ci ho messo troppo poco tempo. Forse vogliono stare ancora un po da sole. Mi siedo su una panca. Leggo un opuscolo sul perche' e' cosa buona e giusta andare dall'andrologo. Squilla il cellulare, sono loro, mi sa che e' tempo che torni.
Infatti e' cosi. Sono fuori dal *reparto ginecologia* che mi aspettano. La mia amica ha un sorriso. Devono aver esaudito il suo desiderio. L'atmosfera e' decisamente diversa
Ritorniamo sui nostri passi, Cherasco, Girola, il parchetto, e infine Via Demonte. Arrivata alla macchina la mia amica mi guarda e mi fa: "la ginecologa mi chiede di raccontarle tutto, e alla fine mi risponde e alla tua vita chi ci pensa?" io guardo ,sorrido, all'inizio non capisco, poi penso all'ostetrica.. La saluto. So che presto ci risentiremo. Magari proprio domani mattina alle 8.10.. come al solito d'altronde.
Sono le 17.23, sono "in quartiere" con la mia ragazza, ho ancora il suo portafoglio in tasca..decido che le sto offrendo un cappuccino…
Cosa ho imparato?
http://ranthole.com/vault/2005-Aug-news.shtml
Continua a leggere→